Renato Mieli (Alessandria d'Egitto, 27 dicembre 1909 – Roma, 20 dicembre 1981) è stato un giornalista, scrittore e antifascista italiano.
Biografia:
Nato in Egitto da famiglia ebraica di origine italiana, si trasferì in Italia in giovane età. Sin da subito aderì all'antifascismo e si iscrisse al Partito Comunista Italiano (PCI). Per le sue attività politiche fu perseguitato dal regime fascista e costretto all'esilio.
Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Resistenza italiana. Dopo la Liberazione, intraprese una carriera giornalistica di successo.
Attività Giornalistica:
Mieli fu una figura di spicco nel giornalismo italiano del dopoguerra. Lavorò per importanti testate come l'Unità (organo ufficiale del PCI), Paese Sera e Il Giorno. Si distinse per la sua capacità di analisi politica, il suo stile incisivo e la sua profonda conoscenza della storia italiana.
Pensiero Politico:
Mieli fu un intellettuale marxista. Pur rimanendo fedele agli ideali del comunismo, non esitò a criticare le rigidità ideologiche e le derive autoritarie del sistema sovietico. Si batté per un socialismo democratico e per i diritti civili. Il suo approccio critico e indipendente gli valse il rispetto anche da parte di esponenti di altre correnti politiche.
Opere Principali:
Eredità:
Renato Mieli è ricordato come una figura di intellettuale rigoroso e impegnato, un testimone importante della storia italiana del Novecento. La sua capacità di coniugare impegno politico e rigore intellettuale lo rende ancora oggi un punto di riferimento per chi crede in un giornalismo libero e indipendente.
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